La cooperativa Il Cammino nasce nel 1985 per iniziativa di un gruppo di lavoratori provenienti da esperienze di volontariato nell’ambito dei servizi sulle dipendenze e aggregando negli anni altre esperienze e professionalità ha iniziato a sviluppare altri settori di intervento nell’ambito sociale mettendo a punto una metodologia che nel tempo si è caratterizzata come intervento nel processo di crescita dell’individuo in carico, valorizzandone le risorse e sostenendolo nel percorso di crescita e autonomia attraverso un progetto personalizzato che coinvolga non soltanto la persona e la sua storia, ma anche la famiglia, la rete sociale e la rete dei servizi, con particolare attenzione alla verifica degli esiti in modo da evitare una permanenza oltre il necessario nell’assistenza.
Oltre alle Comunità Terapeutiche di Città della Pieve e Massimina, un centro diurno ed uno notturno e due appartamenti protetti, gestiti fino al 2013, a partire dal 1995 vengono avviati altri quattro servizi residenziali rivolti a minori, a detenuti ed ex detenuti, trattamento per dipendenze da Cocaina, e a donne immigrate provenienti dal circuito della tratta di esseri umani, servizi tuttora attivi sul territorio di Roma Capitale.
Attorno alle 4 aree di intervento trattate (dipendenze, minori, detenuti ed ex-detenuti, vittime di tratta) si sviluppano in seguito altri due settori di intervento: il primo è legato alla progressiva autonomizzazione degli ospiti inseriti nei servizi residenziali (orientamento, formazione ed inserimento lavorativo) mentre il secondo si rivolge alla informazione, prevenzione, contenimento dei rischi e riduzione del danno correlati all’assunzione di sostanze psicoattive soprattutto nei giovani. Oltre al focus sulla persona, da questo momento l’attenzione si amplia al contesto dove i fenomeni avvengono e si ripercuotono sulla società.
Attualmente la cooperativa Il Cammino gestisce sul territorio, oltre ai servizi residenziali storici, anche diverse tipologie di unità di strada, un servizio residenziale per il trattamento della dipendenza da Cocaina e vari progetti di inserimento lavorativo, contrasto alla povertà e di inclusione sociale.
Altri aspetti sulla cui implementazione ci si è impegnati sono stati: la cura e ampliamento dei rapporti con i servizi territoriali in un’ottica di rete: è opportuno a questo proposito segnalare l’adesione al CNCA (Coordinamento Nazionale della Comunità di Accoglienza), al CEARL (Coordinamento Enti Ausiliari della Regione Lazio) e al CNND (Coordinamento Nazionale Nuove Droghe); la modalità di concertazione con la Pubblica Amministrazione; la sperimentazione della progettazione e gestione in regime di partnership con altri organismi del privato sociale.